Un'orda di orchi ha invaso il suo villaggio nei meandri della foresta di Nearwood e ora il fuoco stà devastando tutto. Il giovane elfo, non appena prende coscienza di ciò che stà accadendo si lancia contro il primo orco ma un colpo alle tempie lo scaglia a terra privo di sensi.
Al suo risveglio ritrova la foresta bruciata e lui è l'unico sopravissuto del suo clan; o almeno così credeva...
Adran allora inizia a seguire le orme dei nemici colmo di rabbia ma nota delle improne elfiche che si dirigevano verso le paludi di Blackmoor.
Arrivato a destinazione nota chiaramente gli stampi dei sandali della sua preda su di alcune pietre che affiorano dalla fanghiglia gorgogliante. Il giovane inizia a saltellare agilmente sulle rocce ma ad un tratto spunta dalla fanghiglia un serpente che gli azzanna la caviglia scoperta e lo costringe a terminare il percorso zoppicante e dolorante.
Superata la palude e una serie di enigmi Adran sale su di una piccola imbarcazione e si dirige verso il centro del lago. Dopo la traversata scorge una piccola isoletta dove si staglia una costruzione diroccata da cui proviene una luce fioca.
Adran allora decide di trattenere la rabbia e si apposta dietro all'entrata della casetta; il giovane non dovrà aspettare molto prima di veder uscire il traditore che subito ingaggia battaglia.
L'elfo è molto più preparato di Adran ma il ranger è dominato da una furia ceca e devastante che riduce il nemico ad un fagotto di carne e vesti lacerate che implora pietà.
All'ultimo momento però Adran ferma la sua lama e concede la vita al traditore; questi allora gli rivela di non essere altro che un diversivo per permettere al vero traditore di fuggire... il suo maestro Azmir!
L'elfo graziato gli rivela anche che il suo maestro si è diretto verso est e gli dona uno strano ciondolo di piertra.
Adran allora, amareggiato dalla notizia, lascia l'altro elfo e intraprende il suo viaggio verso est; verso... FARALLEN.
Il DM Rocksas
